La compliance doganale nell’import – export
Cresce il numero dei clienti che pone alle nostre linee del servizio Consulting e Academy quesiti su “come fare bene dogana”, ovvero su come percorrere correttamente il percorso dalla fattura all’emissione della dichiarazione doganale di importazione o di esportazione.
Stiamo parlando della nota “compliance doganale”, intesa come quel complesso di best practice, attività e procedure di controllo che consentono di agire in modo virtuoso in ambito doganale e fiscale.
Di seguito una brevissima (e sicuramente non esaustiva) illustrazione di cosa voglia dire, secondo il nostro parere “fare bene dogana” all’interno delle aziende che fanno import/export.
Formazione & Informazione
Per potere ben operare è necessario, prima di tutto, che gli operatori che si trovano quotidianamente a operare sul mercato internazionale curino la propria formazione, sia a livello di management, sia a livello commerciale e operativo.
È importante infatti conoscere prima di tutto le regole che stanno alla base del trasferimento di beni e servizi da e verso l’estero, nonché le implicazioni fiscali e doganali di un’operazione effettuata extra UE; essere informato sulle limitazioni dei mercati, le politiche protezionistiche, le restrizioni su prodotti e marchi costituisce elemento imprescindibile di un buon business internazionale.
Diffondere tra i commerciali la cultura delle rese Incoterms, delle regole per la redazione di un buon contratto di vendita, delle applicazioni daziarie di ciascuno Stato in cui l’azienda vuole affacciarsi e, infine (ma non ultimo per importanza) fare in modo che i propri collaboratori sappiano preparare correttamente la documentazione per un’operazione di importazione / esportazione e sappiano dare correttamente agli operatori del settore (trasportatori o spedizionieri) le istruzioni necessarie perchè l’operazione arrivi a buon fine, sono tutti elementi ormai imprescindibili, che portano ad affrontare il mercato con migliore efficacia e incisività.
Un aggiornamento costante delle procedure e delle attività consentirà poi all’azienda di rimanere sempre “a passo con i tempi” e non rischiare di essere sopraffatta dalle variabili legislative e di mercato.
Diventare aziende “virtuose”.
Oggi si parla molto di sostenibilità ambientale, ecologica e sociale.
Ma sappiamo che le aziende, per vivere nel mercato, devono prima di tutto essere sostenibili dal punto di vista economico.
Per essere sostenibili economicamente, le aziende devono preoccuparsi tra le altre cose di essere soggetti virtuosi nei rapporti con le autorità doganali e fiscali, dal momento che la sanità delle aziende è misurata oggi prima di tutto dall’assenza di contenziosi con tali autorità.
Fortunatamente, negli ultimi anni, il legislatore unionale e italiano hanno sviluppato una serie di strumenti che consentono, da un lato, di presentarsi di fronte alle autorità doganali come soggetti virtuosi, ovvero in grado di svolgere correttamente le operazioni di import export, avendo adottato best practice verificate dalle stesse autorità doganali, e dall’altra di semplificare tali attività.
Ci riferiamo, in particolare all’acquisizione della qualifica di AEO, ovvero di Operatore Economico Autorizzato, per le operazioni doganali (Customs) e per la sicurezza (Security).
Semplificazioni doganali.
Diverse sono le semplificazioni doganali che consentono alle aziende di svolgere in modo virtuoso, ma altrettanto semplice, le attività doganali.
Ci riferiamo in particolare in questa sede
- all’esportatore autorizzato, che consente alle aziende di dichiarare originari i propri prodotti in esportazione senza la necessità di chiedere l’emissione di un certificato di origine preferenziale (EUR1, EUR MED, ATR)
- al luogo approvato, che consente alle aziende di fare dogana “in casa” senza bisogno di fare sostare le merci presso una dogana esterna, in quanto la dichiarazione viene fatta “a casa propria”; per le operazioni di esportazione tale procedura consente di ottenere molto più facilmente i documenti che
provano l’uscita delle merci dal territorio unionale.
Scegliere bene i propri partner.
Infine, poniamo l’accento su quanto sia importante per le aziende che commercializzano da/verso l’estero prodotti e servizi scegliere in modo oculato i propri partner commerciali, a cui affidare i propri prodotti e da cui fare seguire tutte le pratiche necessarie per l’ingresso e l’uscita delle merci dal territorio nazionale.
Avere un partner di servizi aggiornato e disponibile a dare “buoni consigli” su come condurre un’operazione di import / export è fondamentale per “dormire sonni tranquilli” sapendo di potersi concentrare sulla vendita, lasciando ai propri fornitori di condurre correttamente la catena logistica.
Per saperne di più e per avere un preventivo per una formazione specifica sull’argomento o per le pratiche autorizzative scrivi a: consulting@nord-ovest.com