Caccia agli autisti: fino a 30 mila euro di incentivo

Ormai possiamo confermarlo: la carenza di autisti nel trasporto delle merci aumenta a vista d’occhio e la situazione si sta aggravando.

Basti pensare alle varie ripercussioni che possono includere merce che tarda ad arrivare come il plausibile aumento dei costi di spedizione. Nel corso dei prossimi 2/3 anni, solo in Italia, saranno quasi 20mila le posizioni lavorative libere da occupare in questo campo. Perché?

Tra le ragioni più disparate, possiamo fare affidamento a diversi fattori:

  • L’invecchiamento e il pensionamento di coloro che esercitano la professione già da molti anni;
  • L’abbandono del lavoro aumenta esponenzialmente ogni anno;
  • La mancanza di un turnover, di nuovi giovani interessati a questo mestiere.
  • Orari incompatibili ai bassi stipendi.

Purtroppo non vengono tenute in considerazione le varie conseguenze che una tale mancanza di personale può causare anche nella vita di tutti i giorni della singola persona. Per essere più chiari proviamo a pensare più concretamente: il conducente lento e ingombrate davanti a noi, che magari non ci fa passare o ci fa tardare a lavoro, potrebbe essere lo stesso autista che rifornisce i supermercati con il cibo che compriamo. Così come potrebbe trattarsi del corriere che si sta recando presso il nostro domicilio per consegnarci il pacco ordinato su internet qualche giorno prima.

Teniamo inoltre presente che le spedizioni hanno dei costi e, se vi è sempre un minor numero di persone interessate a ricoprire questo ruolo, le tariffe di quest’ultime andranno via a via ad aumentare.

Dunque, l’autotrasportatore rappresenta uno dei pilastri portanti delle aziende e sul piano economico è pressoché indispensabile.
In altre parole è una figura fondamentale nella logistica e nella nostra quotidianità. E forse anche per questo motivo meriterebbe maggiore attenzione!

Ad oggi in Italia, sono sempre meno i ragazzi che desiderano dedicarsi a tale impiego e l’ impossibilità di attrarre le nuove generazioni a praticare attività come, per esempio, guidare un tir, sta rendendo tutto molto più complicato del previsto.

Qual è la soluzione quindi?

La risposta non è semplice: già da diverso tempo altri stati dell’Unione Europea e non, stanno tentando di riprendere la situazione in mano. La Germania, come l’Italia, ha optato per assumere chi arriva dall’estero in cerca di un lavoro nel nuovo Paese. Stati Uniti e Inghilterra, invece, propongono aumenti di stipendio.

Malgrado gli innumerevoli sforzi però, nessuno è riuscito ad arrivare al risultato sperato. Eppure qualcosa potrebbe cambiare!
Una regione italiana ha saputo distinguersi con una soluzione più pratica e guadagnarsi la dovuta attenzione. Si tratta della regione Lombardia, da considerare, per alcuni aspetti, un punto di riferimento per il nostro Paese e un interessante modello da osservare. Il presidente Attilio Fontana ha attuato una riforma che prevede l’assegnazione di 8.000 euro alle imprese di autotrasporto in grado di assumere nuovi conducenti, con l’eventuale aggiunta di 30.000 euro per chiunque voglia ottenere e conseguire la patente Cqc.

Ritenutosi molto soddisfatto dell’andamento, Fontana invita tutte le altre regioni d’Italia a procedere allo stesso modo, per sensibilizzare e stimolare le persone su questo argomento che sta contribuendo ad una grande crisi nel nostro Paese.

Cosa accadrà?
Le previsioni sembrano chiare: la situazione potrebbe andare via via ad aggravarsi con il passare degli anni. Resta indispensabile quindi ricercare soluzioni rapide in grado di attribuire maggiore riconoscimento a questa professione.

 

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